Visita a un'unità WAGABOX®

I rifiuti vengono stoccati all’interno di serbatoi rivestiti di membrane geotessili. Una volta riempiti, vengono ricoperti con un’ulteriore membrana per formare un involucro impermeabile. I serbatoi chiusi sono dotati di pozzi per l’evacuazione del biogas prodotto dalla degradazione della materia organica.

Il sistema di raccolta collega i pozzi installati su ciascun serbatoio, per evacuare il gas prodotto dai rifiuti. Collegato ad una soffiante, trasporta il biogas all’unità di purificazione WAGABOX^®.

La torcia rimane in funzione per bruciare il gas prodotto dai rifiuti quando l’unità WAGABOX^® non è in grado di purificarlo (ad esempio, durante le operazioni di manutenzione), per evitare l’emissione di metano nell’atmosfera.

Il gas di discarica che arriva all’unità WAGABOX^® è composto da metano, anidride carbonica, aria (ossigeno e azoto) ed è saturo di vapore acqueo. Contiene, inoltre, tracce di altri gas, in particolare idrogeno solforato e composti organici volatili (COV). Prima di separare il metano, è necessario effettuare un pretrattamento.

Prima della purificazione, il gas di discarica deve essere ripulito dall’idrogeno solforato mediante carboni attivi, per evitare che questo composto tossico e corrosivo danneggi l’impianto. Successivamente, il biogas viene raffreddato in uno scambiatore, per rimuovere l’acqua mediante condensazione.

Il sistema di assorbimento mediante variazione di pressione o PSA (Pressure Swing Adsorption) elimina i composti organici volatili presenti nel gas. È composto da tre serbatoi contenenti diversi materiali assorbenti, disposti in parallelo.

Il sistema di rimozione dei vapori di olio o ORS (Oil Removal System) elimina dal gas le eventuali tracce di olio provenienti dal compressore, per preservare l’integrità delle membrane di filtrazione.

Il modulo di filtrazione è composto da un compressore e da una batteria di membrane, installate all’interno di un container. Il suo ruolo è quello di separare l’anidride carbonica dagli altri componenti. Il container ospita anche diverse altre apparecchiature: i dispositivi che controllano l’impianto, le valvole di comando, oltre a un secondo compressore utilizzato per inviare il biometano alla stazione di immissione.

Il sistema di assorbimento mediante variazione di pressione e temperatura o PTSA (Pressure-Temperature Swing Adsorption) rimuove le tracce residue di anidride carbonica presenti nel gas prima della distillazione criogenica, per evitare la formazione di “ghiaccio carbonico”. È costituito da due serbatoi, contenenti materiali assorbenti microporosi, che funzionano alternativamente: uno in fase di assorbimento, l’altro in fase di rigenerazione.

Il modulo di distillazione criogenica separa il metano dall’azoto e dall’ossigeno contenuti nel biogas. È costituito da una colonna di distillazione e da uno scambiatore. Viene aggiunta una piccola quantità di azoto liquido, in particolare durante la fase di avvio. Il biogas viene raffreddato a una temperatura di -161°C (112 K) per liquefare il metano, che viene recuperato con la gravità, mentre i gas nell’aria vengono trasferiti all’ossidatore.

L’ossidatore termico viene utilizzato per bruciare i diversi flussi generati dalla purificazione del biogas (in particolare quelli che contengono composti organici volatili), per evitare emissioni inquinanti nell’atmosfera.

Il locale tecnico ospita il centro di controllo, gli armadi elettrici, il vano telecomunicazioni e diverse apparecchiature. L’unità WAGABOX^® , supervisionata a distanza dai team di Waga Energy, funziona autonomamente, ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette. Il suo funzionamento è supervisionato a distanza dai team di Waga Energy.

Al termine del processo di purificazione, la concentrazione di metano nel gas raggiunge il 98%: il gas di discarica è diventato “biometano”. Viene inviato al punto di immissione dell’operatore di rete.

Il punto di immissione rappresenta il punto di ingresso del gas nel sistema del gestore di rete. Contiene le apparecchiature che consentono di verificare la conformità del biometano ai criteri di immissione, di odorizzare il gas per facilitarne il rilevamento in caso di perdite e di misurare i volumi immessi.